A seguito del decesso di un parente o congiunto gli eredi sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dalla data di apertura della successione che solitamente coincide con la data di decesso del parente. L’ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente è riferito al Comune di residenza del defunto. La denuncia di successione può essere presentata telematicamente da un intermediario abilitato.
Prima di presentare la dichiarazione è importante accertare l'entità, la consistenza ed il valore del patrimonio ereditario del de cuius e rintracciare tutti gli eredi. Le visure catastali non sono sufficienti per determinare con certezza la titolarità giuridica degli immobili in capo al de cuius in quanto non hanno valore probatorio dal punto di vista legale. Occorre, pertanto, effettuare le ispezioni ipotecarie in Conservatoria ed estendere la ricerca anche al periodo antecedente la automazione, quindi nei Repertori cartacei. Nelle dichiarazioni di successione, inoltre, devono essere indicate anche le partecipazioni e quote societarie detenute dalla persona defunta in in imprese iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio. Infine, prima di accettare la successione del patrimonio ereditario, è consigliabile verificare eventuali pregiudizievoli (decreti ingiuntivi, ipoteche esattoriali, pignoramenti) sui beni immobili o carichi pendenti con il Fisco in Agenzia delle Entrate.